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"Omuncolo" è una raccolta di "anti-fìabe" per lettori adulti che Prokopiev accompagna in un mondo in cui finzione e realtà, humor, ironia e sarcasmo sono sapientemente mescolati come in una pozione magica. Intessute di riferimenti al repertorio favolistico tradizionale, dai fratelli Grimm e Perrault ai racconti popolari macedoni, fino a opere di autori contemporanei, le storie di Omuncolo non sono una banale ripresa del già noto, quanto una sorta di ribaltamento delle fiabe classiche, che qui perdono il buonismo della retorica e la morale più scontata per caricarsi di sottintesi e sottili allusioni: così, storie come quelle di Biancaneve, Peter Pan e Pollicino - solo per citarne alcune - vengono raccontate da un nuovo punto di vista, che rompe con l'ingenuità dell'essere bambini e restituisce invece la crudeltà e la lacerazione del mondo adulto. Non aspettatevi nulla di lontanamente simile alle fiabe cui siete abituati: queste sono Fiabe dalla tasca sinistra, fiabe a testa in giù, che non esitano a far emergere fra le righe realtà sommerse e imbarazzanti, spesso spinte ai margini della coscienza. In "Omuncolo" la fantasia diventa crudamente reale e sotto il velo della rivisitazione favolistica non mancano riferimenti alla situazione politica e sociale in Macedonia e nei Balcani.